BIBLIOTECA itinerante

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“Pronuncia sempre con riverenza questo nome – MAESTRO – che dopo quello di padre, è il più nobile, il più dolce nome che possa dare un uomo a un altro uomo”. Così scriveva de Amicis nel suo più famoso romanzo Cuore, riferendosi alla figura del maestro Perboni.

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Umberto eco e i bambini

Umberto eco e i bambini
Da 2015-16 feb-marzo

 Web Album Picasa di Mrs.D.

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Restare in silenzio…

Restare in silenzio…

Imparare ad Ascoltare il Silenzio!

http://piantatastorta.altervista.org/silenzio-lestrema-ferita-della-solitudine-di-johann-heinrich-fussli/
 

 Restare in silenzio – Pablo Neruda

Ora conteremo fino a dodici
e tutti resteremo fermi.

 Una volta tanto sulla faccia della terra,
non parliamo in nessuna lingua;
fermiamoci un istante,
e non gesticoliamo tanto.

Che strano momento sarebbe
senza trambusto, senza motori;
tutti ci troveremmo assieme
in un improvvisa stravaganza.

Nel mare freddo il pescatore
non attenterebbe alle balene
e l’uomo che raccoglie il sale
non guarderebbe le sue mani offese.

Coloro che preparano nuove guerre,
guerre coi gas, guerre col fuoco,
vittorie senza sopravvissuti,
indosserebbero vesti pulite
per camminare coi loro fratelli
nell’ombra, senza far nulla.

Ciò che desidero non va confuso
con una totale inattività.
È della vita che si tratta;….

Se non fossimo così votati
a tenere la nostra vita in moto
e per una volta tanto non facessimo nulla,
forse un immenso silenzio interromperebbe la tristezza
di non riuscire mai a capirci
e di minacciarci con la morte.

Forse la terra ci può insegnare,
come quando tutto d’inverno sembra morto
e dopo si dimostra vivo.

Ora conterò fino a dodici
e voi starete zitti e io andrò via.

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CHIEDO SILENZIO

CHIEDO SILENZIO

Nel silenzio tutto torna …

CHIEDO SILENZIO – Pablo Neruda

Ora, lasciatemi tranquillo.
Ora, abituatevi senza di me.

Io chiuderò gli occhi
E voglio solo cinque cose,
cinque radici preferite.
Una è l’amore senza fine.
La seconda è vedere l’autunno.
Non posso vivere senza che le foglie
volino e tornino alla terra.
La terza è il grave inverno,
la pioggia che ho amato, la carezza
del fuoco nel freddo silvestre.
La quarta cosa è l’estate
rotonda come un’anguria.
La quinta cosa sono i tuoi occhi.
Matilde mia, beneamata,
non voglio dormire senza i tuoi occhi,
non voglio esistere senza che tu mi guardi:
io muto la primavera
perché tu continui a guardarmi.
Amici, questo è ciò che voglio.
E’ quasi nulla e quasi tutto.
Ora se volete andatevene.
Ho vissuto tanto che un giorno
dovrete per forza dimenticarmi,
cancellandomi dalla lavagna:
il mio cuore è stato interminabile.
Ma perché chiedo silenzio
non crediate che io muoia:
mi accade tutto il contrario:
accade che sto per vivere.
Accade che sono e che continuo.
Non sarà dunque che dentro
di me cresceran cereali,
prima i garni che rompono
la terra per vedere la luce,
ma la madre terra è oscura:
e dentro di me sono oscuro:
sono come un pozzo nelle cui acque
la notte lascia le sue stelle
e sola prosegue per i campi.
E’ che son vissuto tanto
e che altrettanto voglio vivere.
Mai mi son sentito sé sonoro,
mai ho avuto tanti baci.
Ora, come sempre, è presto.
La luce vola con le sue api.
Lasciatemi solo con il giorno.
Chiedo il permesso di nascere.

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Scrittura creativa & “Sogno tra le righe”

Scrittura creativa &  “Sogno tra le righe”
 PICS

Mrs. D.’s Slidely by Slidely Slideshow

https://www.edmodo.com/post/256032661La storia che ha vinto il premio concorso “Sogno tra le righe”

scritta dai bambini di classe I

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(GRAZIE AGLI AMICI PER LA SEGNALAZIONE)
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La nostra vetrina dei libri…♥

La nostra vetrina dei libri…♥

Benefici della lettura 

http://issuu.com/silviadicastro/docs/argomentare_benefici_lettura

23 aprile – giornata dedicata al libro

Letto-scrittura…aiutare il bambino!

Letto-scrittura…aiutare il bambino!

   Metodo Fonico Sillabico

Tale metodo si rivolge a bambini con disturbi specifici dell’apprendimento della lettura e della scrittura, disturbi del linguaggio e a soggetti con ritardo mentale di varie entità.  Questo si basa sulla sillaba, considerandola un’unità linguistica più facilmente identificabile rispetto ai singoli fonemi/grafemi. Diversi studi confermano che la segmentazione sillabica sia più semplice di quella fonemica.

La sillaba è dunque al centro di questo metodo di insegnamento, costituisce il punto di partenza per l’analisi e la sintesi dei segmenti in una parola.

Prima caratteristica è quella di associare ad ogni sillaba un simbolo figurativo, sempre il medesimo per ciascuna sillaba, importante che tale oggetto faccia parte dell’esperienza e del lessico dei bambini. Grazie a queste immagini il bambino automatizzerà più facilmente il legame esistente tra simbolo grafico e suono corrispondente.

Si parte da vocali, dittonghi e sillabe dirette, si arriva alle sillabe complesse e, per finire, vengono proposti brevi enunciati e semplici frasi. Si presentano sempre parole che abbiano un significato condiviso, allo scopo di facilitare e motivare l’apprendimento della lettura e della scrittura. Caratteristica, infatti, del metodo è il proporre contemporaneamente lettura e scrittura: in tal modo il bambino può verificare la correttezza dell’associazione tra lettere e suoni nelle sillabe, e poi nelle parole attraverso la produzione scritta di sillabe.

Un’altra caratteristica fondamentale del metodo è l’utilizzo dei vari canali: uditivo, visivo, tattile e cinestesico. A seconda delle difficoltà del singolo bambino vengono privilegiati isolatamente o simultaneamente uno o più canali sensoriali, che mediano e rinforzano l’acquisizione del codice alfabetico.

Si guiderà il bambino a compiere una segmentazione della frase in parole e della parola in sillabe, con una scansione del ritmo non solo nel tempo, ma anche nello spazio (ad esempio: scansione spaziale da sinistra a destra, attuata con battute di mano sul tavolo, come rinforzo visivo alla segmentazione).

Questo metodo nasce dalla convinzione che l’acquisizione della lettura e della scrittura è, oltre all’adeguato sviluppo dei prerequisiti necessari all’apprendimento della lingua scritta, anche il risultato di un certo metodo di insegnamento fondamentale risulta quindi la didattica applicata nelle scuole.

http://www.nostrofiglio.it/Bambino-7-13-anni/scuola/11_consigli_per_aiutare_il_bambino_a_leggere_bene.html

AIUTARE IL BAMBINO A LEGGERE

11 consigli 



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